Il tema della cultura architettonica viene affrontato da tre prospettive: una veduta d’insieme, una prospettiva ravvicinata e infine un’osservazione dei più minuti dettagli. La pianificazione responsabile del territorio contribuisce alla cultura architettonica quanto gli interventi diretti, come la ristrutturazione di un vecchio edificio, la costruzione di una nuova casa o il montaggio su una porta di una maniglia caratteristica.
Oltre a scoprire i filmati, le fotografie e i testi dell’esposizione, i visitatori sono invitati a interagire: c’è una postazione con un gioco digitale che mostra com’è cambiato il paesaggio negli ultimi cento anni, e un’altra in cui si devono individuare le chiavi giuste per una serie di serrature. Una delle attività più apprezzate è l’oracolo dei monumenti storici: «Scegli quello che più ti piace fra oltre cento monumenti svizzeri, testa le tue conoscenze e ricevi un responso dall’oracolo!».
Tre filmati presentano i lavori di restauro di Villa Patumbah tra il 2010 e il 2013. Parlando direttamente dai luoghi in cui hanno svolto gli interventi, i restauratori e le restauratrici spiegano le sfide affrontate.
Uno spazio consono al suo ruolo di «padrone di casa» è dedicato a Patrimonio svizzero. La sua storia ultracentenaria è raccontata illustrando i conseguimenti più importanti e documentata attraverso le riviste originali dell’organizzazione. La grafica, la tipologia dei testi e la scelta degli argomenti rispecchiano i mutamenti nello spirito dei tempi, con cui ha dovuto fare i conti anche Patrimonio svizzero. Come nel resto della mostra, vale l’invito ad apprendere interagendo.
Karin Artho, Patrimonio svizzero; Ariana Pradal
Patrimonio svizzero; Ariana Pradal
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Ufficio federale della cultura, Fondo della lotteria del Canton Zurigo, Dipartimento delle finanze Città di Zurigo, Fondazione Vontobel